All’inizio di luglio si è tenuta la sessione estiva della Cel e in quel contesto i Vescovi lombardi hanno espresso “un particolare ringraziamento al Signore per l’elezione di Papa Leone”. La sua presenza di uomo tranquillo, che ha assunto questa alta responsabilità senza drammatizzare, è stata percepita come un segno positivo da parte di tutti. Nello stesso tempo i Vescovi hanno anche espresso il loro dolore e il senso di impotenza dato dalla realtà demografica in continuo calo, sia in Europa – dove lo si avverte in modo più marcato – sia nelle grandi nazioni dell’Oriente come la Cina e l’India. La domanda che emerge con prepotenza è su dove sta andando l’umanità e quale può essere il dono di una Chiesa e di cristiani che si prendono cura di una promessa di futuro e di prossimità positiva per tutti.
In quei giorni poi si è prestata attenzione alla ripresa del Sinodo della Chiesa italiana sottolineando che fino ad ora i temi, pur condivisi, non avevano evidenziato le dimensioni del cambiamento che vanno a toccare la comunità. Proprio per questo i Vescovi hanno ribadito che la sinodalità dovrebbe essere un modo per imparare a farsi carico della comunione e della corresponsabilità e su come la comunità cristiana, nel territorio, si organizza per prendere decisioni che sviluppino la comunione. Attenzione vera, quindi, ai giovani, ai poveri, alla famiglia, ai malati e alla dimensione spirituale.
Ampia attenzione è stata dedicata al clero, a partire dalla cura della fraternità presbiterale e della distribuzione del clero sul territorio per porsi la domanda su “come noi Vescovi ci prendiamo cura dei nostri preti”. L’ampio e ricco dibattito, oltre a sottolineare che il tema della formazione permanente del clero deve passare dalla dimensione diocesana (pur necessaria e insostituibile) a quella altrettanto importante regionale, ha messo in rilievo che la prospettiva comunitaria deve farsi veramente carico della crisi di identità del prete riguardo al suo ruolo e alla sollecitudine dei Vescovi per i loro preti perché possano essere lieti, ardenti di zelo e coinvolti nella missione. Alla fine del dibattito i Vescovi hanno scelto di dare un segnale, piccolo ma eloquente di sollecitudine verso i propri presbiteri, organizzando una sessione della Cel a Caravaggio con tutti i consigli presbiterali delle diocesi lombarde.
Fra gli altri temi affrontati l’IRC e la prospettiva di insegnamento nel prossimo decennio in Lombardia. I dati ISTAT e MIUR, considerando il calo delle nascite e la costante diminuzione della percentuale degli avvalentesi dell’ora di religione, prevede anche, per l’anno scolastico 2035-2036, una mancanza di docenti a causa dei pensionamenti previsti. In Lombardia mancheranno ben 110 docenti per l’IRC.
Altro tema affrontato è stato quello dello “Sportello” e della “Comunità RiPartire” che si fa carico delle varie tipologie di disagio di presbiteri diocesani e religiosi offrendo specifici percorsi di ripresa.
Infine, dopo la comunicazione dei Vescovi delegati dei vari settori della pastorale, si è dato ampio spazio al convegno che la FTIS aveva organizzato in febbraio sull’intelligenza artificiale. È stata occasione non solo di aggiornamento, ma anche per riprendere quanto Papa Leone ha detto all’inizio del suo ministero per spiegare la scelta del nome. Negli interventi di don Angelo Maffeis, Preside della FITS, e di don Ferruccio Ceragioli l’invito a ripensare l’umano nell’era delle tecnologie digitali e a non avere paura di stare nel cambiamento d’epoca, che alcuni definiscono la “quarta rivoluzione” che segue quella scientifica, quella evoluzionistica e quella psicanalitica. L’intelligenza artificiale è sfida e invito a non essere passivi ma ad assumere responsabilità nuove in modo attivo e consapevole. Occorre una maggior consapevolezza del ruolo che l’uomo può giocare in questo cambiamento d’epoca.
Alla fine della sessione estiva i Vescovi hanno proceduto a nominare Matteo don Narciso per il Rinnovamento della Spirito, Ferranti don Roberto per la pastorale missionaria, Locatelli don Doriano, per la pastorale liturgica, Recalcati don Marco, per la pastorale carceraria, Vanotti don Francesco per la catechesi e la sig.ra Giovanna De Ponti per il sotto ambito disabilità della catechesi.
28 Luglio 2025